L’advisor è una figura professionale sempre più richiesta. Rappresenta un valore aggiunto nella gestione dei negozi, ovviamente in un’ottica di crescita delle vendite.
Ne parliamo in questa breve ma esaustiva guida, fornendo contestualmente anche una panoramica dei vantaggi che apporta per le attività di vendite retail e qualche informazione sulle tipologie più diffuse.
Il termine “advisor” può trarre in inganno anche perché nasce in riferimento a contesti molto diversi rispetto alla vendita retail. Fino a qualche tempo fa, infatti, indicava quasi esclusivamente i consulenti finanziari.
Dunque, cosa si intende per “advisor” nei contesti retail? Ebbene, l’advisor è un’evoluzione del classico commesso. Il suo ruolo è quello di seguire e guidare i clienti nella scelta del prodotto più adatto alle proprie esigenze. Deve quindi possedere una conoscenza ampia e approfondita sui prodotti, ma dev’essere anche in grado di ascoltare il cliente e tramutare le sue esigenze in soluzioni di vendita.
Il contributo dell’advisor è utile sempre e comunque, ma si rivela necessario in quei segmenti che possono determinare il classico imbarazzo della scelta. Ovvero quando:
In questi come in altri contesti, il contributo dell’advisor reca numerosi vantaggi. Ecco i più interessanti.
Il ruolo dell’advisor è sempre lo stesso: spiega, consiglia, interagisce, rassicura. Tuttavia, la sua attività e il set di conoscenze che è chiamato a mettere in campo, cambia in base al segmento di mercato. Cambia così tanto da determinare una diversificazione nei termini. Troviamo dunque tante tipologie di advisor quanto sono i segmenti di mercato (o quasi). Ecco una panoramica degli advisor “più comuni”.
Sono gli advisor che operano nelle attività di vendita di alimentari al dettaglio. Attività “particolari”, che puntano sulla qualità e sulla varietà, che offrono prodotti diversi, magari biologici o riservati a specifiche categorie di persone. Attività, dunque, che dovrebbero offrire un certo grado di assistenza ai propri clienti.
Non di rado, i Food Advisor operano anche nei ristoranti, specie in quelli gourmet o che propongono soluzioni alternative.
Sono gli advisor che operano nelle attività di vendita di dispositivi tecnologici. Il loro contributo è fondamentale per almeno due motivi. I dispositivi sono sempre più complessi e soggetti a una rapida evoluzione tecnologica, dunque il cliente potrebbe provare un po’ di smarrimento.
In secondo luogo, i dispositivi sono estremamente vari, e si adattano spesso a singole e specifiche esigenze dei clienti. Quello che va bene per un acquirente, non va bene per un altro. Ebbene, c’è bisogno di un professionista che curi il match tra persona e prodotto, e quel professionista è l’High-Tech Advisor.
Discorso simile per quanto concerne il mondo della cosmetica. I prodotti sono molto vari, e si adattano ora a uno stile ora a un incarnato ora a lineamenti ben specifici. La questione è dirimente, in quanto l’acquirente ha legittimamente timore di acquistare un prodotto sbagliato, e quindi fallire nel tentativo di migliorare la propria immagine personale.
Non stupisce dunque che i beauty advisor siano tra i professionisti più ricercati, e giudicati più utili dai clienti.
È la figura professionale che, genericamente, supporta il cliente nel processo di scelta, valutazione e acquista. In genere gli shopping advisor operano in più segmenti contemporaneamente, dunque nei negozi più generalisti.
È una delle figure più difficili da individuare, anche perché in possesso di un bagaglio di conoscenze non solo vasto, ma anche profondo.
Infine, introduciamo i wedding advisor, che non dominano i contesti retail ma piuttosto l’erogazione di servizi. Sono consulenti a tutti gli effetti. Come suggerisce il nome, supportano le coppie in procinto di sposarsi nella scelta della location, dell’addobbo floreale, nella progettazione dell’evento.
Tale profilo viene comunque considerato paradigmatico per le tipologie di advisor più retail, in quanto capace di esprimere competenze raffinate circa l’interazione con i clienti e una certa abilità nel creare corrispondenze tra i concetti di qualità, bello e le esigenze dei clienti stessi.
Non esistono percorsi di formazione ufficiale per diventare advisor. Di conseguenza, non esistono nemmeno titoli che dimostrano il possesso di competenze. Da qui, il rischio, per le attività retail, di affidarsi alle persone sbagliate, ai classici improvvisati.
Il consiglio è di affidarsi ad agenzie che raccolgono professionisti advisor, che ne curano la formazione, che ne gestiscono l’attività. Per esempio, agenzie di marketing operative come Hostess&Promoter.
Noi di Hostess&Promoter rappresentiamo il punto di riferimento per le attività che necessitano di figure professionali legate alla vendita e alla comunicazione: hostess, steward, promoter e per l’appunto advisor.
I nostri professionisti sono ben formati e in continuo aggiornamento. Si mettono a disposizione dei nostri clienti, abbracciando i loro obiettivi e i loro approcci. Si adattano alle dinamiche aziendali e favoriscono il raggiungimento rapido di obiettivi.
Dunque, se hai ben compreso l’importanza degli advisor per la tua attività retail, e ne stai cercando uno, rivolgiti a noi.
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