Brand advocate, brand ambassador, influencer. Ormai queste parole sono entrate a far parte del linguaggio di comune. In realtà però, nonostante questi termini siano considerati quasi sinonimi, nel gergo del marketing il loro significato è profondamente diverso.
In questo articolo noi di Hostess&Promoter ti parleremo di brand advocate e brand ambassador, due figure che potrebbero sembrare analoghe ma che in realtà nascondono grandi differenze.
Entriamo subito nel vivo dell’argomento spiegando chi è il brand advocate.
Chi è il brand advocate?
Quando si parla di brand advocate ci si riferisce ad una figura ben specifica e delineata, ovvero a quella tipologia di cliente che è talmente entusiasta dei prodotti o dei servizi di un’azienda tanto che li consiglierebbe sia ai propri parenti che ai propri amici.
Un brand advocate nel gergo del marketing, quindi, è un cliente la cui soddisfazione può essere misurata con un punteggio di 9 o 10 sul Net Promoter Score.
Com’è facile comprendere i brand advocate sono un bene prezioso per qualsiasi azienda. Queste figure, infatti, generano un passaparola spontaneo associato a un’esperienza diretta, e soprattutto vera, nei confronti del prodotto. I brand advocate, grazie al loro vissuto positivo e alla fedeltà al brand, quindi, danno origine spontaneamente a un incremento della brand awareness.
Ma come si trasformano dei semplici clienti in dei brand advocate?
La risposta a questa domanda è al contempo semplice e complessa: concentrandosi per prima cosa sulla soddisfazione del cliente e, solo in seguito, sui propri prodotti e servizi.
Un cliente soddisfatto si trasformerà in un cliente fedele, e un cliente fedele e soddisfatto, in breve tempo, comincerà a condividere la propria esperienza con tutta la propria cerchia di conoscenze. In sostanza diventerà quello che in italiano potrebbe essere definito un ambasciatore del brand.
Nonostante il brand advocate, nel linguaggio comune, possa essere definito un ambasciatore è necessario comprendere che questa figura non ha niente a che fare con il brand ambassador. Nel marketing, infatti, quando si parla di brand ambassador non ci si riferisce ad un cliente soddisfatto, ma a una vera e propria figura professionale.
Brand advocate vs ambassador
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Nel paragrafo precedente abbiamo fatto una panoramica della figura del brand advocate spiegandoti che, di fatto, potrebbe essere identificato come un ambasciatore del brand.
Tuttavia, però, nel gergo del marketing il brand ambassodor è una figura professionale specifica, con dei compiti ben delineati. Quando si parla di brand ambassador, infatti, ci si riferisce ad uno specialista del brand che viene utilizzato sia nel settore B2B che nel settore B2C.
Solitamente, soprattutto nell’ambiente retail, infatti, il brand ambassador può svolgere due ruoli: il primo riguarda la formazione, il secondo, invece, riguarda la vendita.
- La formazione da parte del brand ambassador avviene aggiornando gli shop assistant, o comunque i dipendenti dell’azienda partner, sulle ultime novità riguardanti i prodotti o i servizi del brand.
Questo percorso è essenziale, soprattutto durante il lancio di nuovi prodotti.
- La vendita. Ma il brand ambassador all’interno di uno store non svolge solamente il ruolo di formatore. Tra le mansioni del brand ambassador, infatti, spicca anche la vendita. Compito del brand ambassador è stare a contatto con i clienti, spiegare loro le potenzialità dei nuovi prodotti e incrementare il sell out.
Insomma, avvalersi del supporto di uno o più brand ambassador significa avere dei professionisti specificatamente formati per raggiungere tutti gli obiettivi di business dell’azienda attraverso canali specifici, come ad esempio il field marketing e il marketing face to face.
Un brand ambassador professionale e opportunamente formato potrà garantire un’esperienza d’acquisto senza paragoni, tanto da riuscire a trasformare un cliente fedele in un brand advocate.
Come scegliere il brand ambassador più adatto a trasformare un semplice cliente in un brand advocate?
I brand ambassador, in quanto rappresentanti dell’azienda, devono essere completamente in linea sia con i valori del brand che con l’immagine che questo intende dare all’esterno.
Ma c’è di più. Un brand ambassador, infatti, deve essere in linea anche con le aspettative del cliente e rientrare in degli specifici canoni che cambiano da brand a brand.
Per queste specifiche ragioni un brand ambassador deve essere selezionato con cura, meglio se da una lista di profili professionali ben definiti.
La soluzione migliore per individuare questi profili professionali è affidarsi a un’agenzia di marketing operativo specializzata in field marketing e in promozione face to face.
Questo tipo di agenzie, infatti, solitamente hanno a disposizione centinaia di figure professionali specificamente formate per interfacciarsi con tutti i tipi di interlocutori, siano questi b2b e b2c. Ma c’è di più. Queste figure spesso sono specializzate in un settore specifico e quindi hanno già una conoscenza di base sia del target con cui dovranno andare ad interagire che delle sue esigenze.
Ma dove trovare un’agenzia di marketing operativo che abbia a disposizione un database di figure professionali talmente ampio da poterti garantire il brand ambassador perfetto per i tuoi obiettivi di business?
Fortunatamente non hai bisogno di sprecare tempo prezioso a confrontare profili sul web.
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