Questa foto è stata scattata prima del Coronavirus
Le attività delle hostess per fiere ed eventi sono cambiate durante la pandemia di covid 19? E’ una domanda a cui non è semplice rispondere, non su due piedi almeno. Anche perché stiamo vivendo un’epoca di mutamenti, si spera provvisori, di certo non codificati. Insomma, il rischio è di provare un po’ di disorientamento, e di fare confusione tra imposizioni e best practices, permessi e divieti.
La questione riguarda anche il ruolo della hostess, che opera tradizionalmente in un contesto caratterizzato dalla presenza di molte persone all’interno dello stesso spazio. E’ lecito pensare, dunque, che la sua attività sia interessata da cambiamenti poderosi. Ma è davvero così? Scopriamolo.
Prima di parlare degli eventuali cambiamenti che la pandemia di covid 19 ha innescato nell’attività di hostess per fiere ed eventi, è bene parlare del loro ruolo nei contesti standard.
Insomma, cosa fanno le hostess durante le fiere? Cosa fanno le hostess durante un evento? Alcuni le chiamano “ragazze immagine”, e ciò potrebbe già rivelare molto, per quanto il termine sia abbastanza improprio.
In buona sostanza, le hostess accolgono i clienti e i partecipanti a una fiera ed evento, e comunicano con loro affinché possano usufruire delle attività organizzate all’interno degli spazi. Spesso presentano stand e prodotti, offrono informazioni di massima, per quanto l’opera di persuasione vera e propria, nonché il processo che porta all’eventuale acquisto (se previsto) siano appannaggio di altre figure.
Le hostess, sia chiaro, possono anche essere uomini. In questo caso si chiamano “steward”. A prescindere dal sesso, stiamo parlando di figure fondamentali, in quanto spesso rappresentano il primo impatto tra un potenziale cliente/partecipante con il brand, dunque a loro è deputata quella che in gergo viene chiamata “prima impressione”.
Anche per questo motivo (ma non solo) hostess e steward devono essere di “bella presenza”, dove con questa espressione non si intende solo una bellezza fisica, ma anche un certo garbo nei modi, nelle relazioni e nel portamento.
Devono relazionarsi con un gran numero di persone, dunque è bene che siano dotati di una certa capacità comunicativa, accompagnata magari dalla padronanza di almeno una lingua straniera. Devono infine avere presenza di spirito, in modo da risolvere i problemi che possono scaturire da un’attività di accoglienza (gli imprevisto non mancano mai).
Da questo punto di vista, più che ragazze/ragazzi immagine, hostess e steward possono essere considerati come dei veri e propri “brand ambassador”, per quanto, come già accennato il loro ruolo nelle attività di persuasione vera e propria sia limitato. Esse, infatti, sono riservate soprattutto ai promoter. Abbiamo parlato delle differenze tra le due figure, hostess vs promoter, in questo articolo, se volete approfondire.
La questione è controversa anche perché estremamente… Mutevole. Il legislatore modula le misure di contenimento del contagio in base alle esigenze, dunque le regole cambiano. In linea di massima, durante i picchi epidemici, fiere ed eventi in presenza non sono ammessi, inclusi quelli a carattere nazionale e internazionale. Durante i periodi di “calma”, com’è stato quello estivo, sono invece ammessi, ma a patto che rispettino un protocollo validato dal Comitato Tecnico Scientifico.
Per capire come cambia il ruolo di hostess per fiere (se cambia) è bene quindi conoscere questo protocollo. Per una conoscenza più approfondita rimandiamo alle linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dell’11 giugno 2020, alla sezione “sagre e fiere locali”.
Gli elementi salienti riguardano le misure finalizzate a garantire, o almeno favorire, il distanziamento sociale. Stesso discorso per le misure finalizzate a impedire il contatto fisico tra sconosciuti.
Il riferimento è alla disposizioni di percorsi prestabiliti, e all’applicazione di segnaletica a terra affinché essi vengano effettivamente utilizzati.
Merita menzione anche la questione “dell’approvvigionamento di materiale informativo”, come depliant, flyer e brochure. In buona sostanza, sono incoraggiate modalità di ricezione automatiche, che non prevedono la vicinanza e il contatto addetti-partecipanti.
Valgono le norme “di sempre”, ovvero relative a qualsiasi altra attività: mascherina, misurazione della temperatura, igienizzazione di ambienti e superficie, messa a disposizione di dispenser con soluzioni a base alcolica, possibilità di imporre barriere nella postazione della cassa/reception (il famoso plexiglass) etc.
Questa foto è stata scattata prima del Coronavirus
Alla luce di tutto ciò, cosa cambia per le hostess e gli steward? A dire il vero, molto poco, se escludiamo la semplice per quanto drammatica impossibilità di lavorare con il coronavirus in crescita esponenziale. Durante le fasi meno acute, quando le fiere e gli eventi sono permessi, i cambiamenti sono minimi.
Certo, il distanziamento sociale e l’uso della mascherina impongono un approccio diverso alla relazione. Ecco che la parte inferiore del viso, essendo oscurata, vede ridimensionato il suo impatto comunicativo. Tutto ciò va a “vantaggio”, se così si può chiamare, della parte superiore, quindi degli occhi e, soprattutto, della comunicazione gestuale e verbale.
L’attività delle hostess per fiere ed eventi, in tempo di covid 19, dovrebbe dunque concentrarsi, oltre che sui contenuti (come da tradizione), ma anche sulle “parole”, molto meno sulla mimica facciale.
Molti professionisti si sono adeguati senza problemi a questo nuovo corso, anche perché si tratta di prediligere uno strumento comunicativo già “usato”, sebbene in maniera più massiccia.
Non è escluso, però, che l’attività delle hostess possa essere ripensata anche alla luce dei nuovi obblighi. Per esempio, possono svolgere anche mansioni di “security”, nel caso queste siano finalizzate al rispetto delle norme anti-contagio. Dunque, non è raro vedere delle hostess che si occupano di garantire il distanziamento, facendo rispettare le file, oppure di misurare la temperatura ai partecipanti dell’evento.
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