Il termine phygital è stato utilizzato pubblicamente, per la prima volta, nel 2010. Recentemente, si è parlato anche di onlife, un concetto che mette in rilievo la crasi sempre più frequente tra mondo online e universo offline.
Le radici del fenomeno phygital risiedono in tendenze già evidenti agli inizi del 2000: l’ascesa del commercio elettronico e l’integrazione delle tecnologie digitali all’interno degli store fisici rappresentano i primi segnali di una sinergia sempre più rilevante.
Il fenomeno phygital, però, diviene preponderante con l’avvento di tablet, smartphone e tecnologie di ultima generazione, prime tra tutte la realtà aumentata e la realtà virtuale. Ad accelerare ulteriormente la contaminazione tra mondo fisico e digitale, inoltre, è stata la pandemia di Covid-19. Durante i tre anni di restrizioni e lockdown, infatti, la digitalizzazione ha contribuito a intensificare il fenomeno phygital, complice l’esigenza di superare il distanziamento sociale cui la popolazione mondiale è stata sottoposta.
Il fenomeno phygital rappresenta un terreno estremamente fertile per il marketing: approfittare delle potenzialità di questa tendenza per offrire all’utente esperienze coinvolgenti, innovative, senza paragoni è l’obiettivo primario. Scopriamo di più riguardo questa nuova frontiera del marketing.
Una delle nuove parole chiave dell’innovazione è il phygital, che rappresenta perfettamente la costante interazione tra mondo fisico e digitale: un trend che caratterizza la nostra società e il nostro tempo. Il termine phygital deriva dalla combinazione di altri due termini: “physical” e “digital”.
Il phygital coinvolge qualsiasi tipo di esperienza che prevede una contaminazione tra fisico e digitale: dall’e-learning allo smart working. Le nuove tecnologie consentono di costruire un ponte tra realtà fisica e universo digitale, creando così un ecosistema integrato.
Questa nuova realtà ibrida offre incredibili opportunità per chi si occupa di marketing: una buona strategia phygital permette di sfruttare sia i punti di forza del mondo fisico che di quello digitale, per offrire un’ esperienza coinvolgente, personalizzata e memorabile al cliente.
Al giorno d’oggi a giovare dei vantaggi di questo approccio è soprattutto il settore retail. Molti store fisici, infatti, hanno scelto di implementare tecnologie digitali come display interattivi, sensori di movimento, realtà aumentata o app mobili capaci di migliorare l’esperienza in store.
Alla base del successo del fenomeno phygital c’è il cliente, sempre più connesso e iperconnesso. Il rapporto stretto (o addirittura simbiotico) con la tecnologia rende difficoltosa la percezione di un confine netto tra le due dimensioni.
Il marketing phygital, quindi, si focalizza sulla creazione di un’esperienza utente in cui le applicazioni digitali vivono nel mondo fisico e si riferiscono sia a quest’ultimo che allo spazio online.
Un’esperienza phygital si basa su tre elementi essenziali, ovvero le tre “i” del phygital:
Una strategia può essere definita phygital nel momento in cui le tecnologie permettono di introdurre sia l’elemento dell’immediatezza che l’immersione nel luogo fisico. L’interazione risulta un frangente fondamentale per la customer experience e deve essere valorizzata attraverso la tecnologia.
L’ecosistema retail è cambiato negli ultimi anni, seguendo il ritmo delle tecnologie emergenti e delle aspettative in continuo mutamento dei consumatori. Il fenomeno phygital è diventato la nuova frontiera del marketing perché offre un ventaglio di opportunità e vantaggi ai brand moderni.
Il futuro del marketing coinvolge l’esperienza phygital perché quest’ultima consente di:
Il phygital è una naturale evoluzione del marketing in grado di adattarsi perfettamente alle esigenze del consumatore moderno. Una vera e propria forza trainante capace di ridefinire la frontiera dell’acquisto, mediante:
In un’era in cui il processo di digitalizzazione coinvolge ogni ambito della vita sociale, in cui le persone sono iperconnesse e i consumatori utilizzano sia canali online che offline per effettuare gli acquisti, il phygital rappresenta una naturale quanto vantaggiosa evoluzione anche nell’ambito del marketing. La prospettiva omnicanale rimane la più efficace per garantire coerenza e fluidità alla customer experience: anche in questo caso, adottare una strategia phygital può garantire importanti vantaggi.
Il phygital, infatti, trasforma l’esperienza di acquisto in un viaggio coinvolgente e memorabile, permettendo al cliente di provare virtualmente i prodotti mediante contenuti interattivi, realtà aumentata e realtà virtuale.
Nonostante le tecnologie digitali offrano esperienze interattive e stimolanti, gli utenti non vogliono rinunciare all’autenticità dell’esperienza di acquisto offline. Pertanto, il phygital si configura come la soluzione più indicata per trasformare i negozi fisici in spazi totalmente ridefiniti, iperdigitalizzati, arricchiti da tool digitali che supportano le vendite e il percorso di acquisto del cliente. L’utente può muoversi liberamente tra canali online e offline, senza soluzione di continuità.
Il phygital supera i limiti sia del negozio fisico che dello store online, abbattendo le barriere dei canali di vendita tradizionali. Grazie al phygital è possibile creare un ecosistema retail fluido, accessibile 24 ore su 24.
Ma quali sono, concretamente, i vantaggi di un approccio phygital? Tali benefici, estesi a tutti i player del settore retail, coinvolgono:
Molte aziende in Italia e nel mondo hanno già scelto l’approccio phygital per offrire ai propri clienti un’esperienza di acquisto immersiva e coinvolgente. Gli esempi vincenti coinvolgono brand quali:
Oltre alle best practice sull’utilizzo del phygital, è importante prendere in considerazione anche gli esempi che riguardano strategie inefficaci. Scegliere di investire nel phygital, infatti, può garantire enormi vantaggi, ma solo se la strategia viene pianificata con coerenza e competenza. Altrimenti potrebbe trasformarsi in un flop, come è avvenuto con uno dei brand più importanti del mondo: Amazon.
Amazon Go voleva essere un fenomeno rivoluzionario: un format che proponeva negozi senza casse e cassieri. Il progetto, nato nel 2018 dal desiderio di offrire un’esperienza di shopping fluida e coinvolgente, ad oggi è risultato essere un vero e proprio flop. Amazon ha annunciato, ad aprile 2023, la chiusura di 8 dei 29 punti vendita Amazon Go negli Stati Uniti.
Amazon Go prometteva una comodità che non ha mai realisticamente soddisfatto le aspettative degli utenti. Il cliente, scaricando l’app Amazon Go e collegandola al proprio account Amazon, può utilizzare lo smartphone per accedere al negozio, all’interno del quale telecamere e sensori monitorano gli acquisti. L’addebito avviene in modo automatico: il cliente entra, prende ciò che gli serve ed esce senza dover passare per la cassa.
Nonostante il lancio con clamore, il progetto non ha mai raggiunto il successo sperato per diverse motivazioni:
L’esempio di Amazon Go rappresenta la migliore testimonianza della complessità del fenomeno phygital. Per creare esperienze d’acquisto uniche e coinvolgenti, nel rispetto della privacy dei clienti, scegli di affidarti a uno staff qualificato: Hostess&Promoter può aiutarti a far crescere il tuo brand, realizzando strategie phygital dall’alto impatto. Contattaci ora per una consulenza su misura.
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