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Retail Marketing 4.0: la tecnologia porta nuovi clienti nei punti vendita

Report digitale - Hostess & Promoter

L’avvento della pandemia da Coronavirus ha reso il retail 4.0 una realtà immediata e palpabile, che prima del 2020 sembrava ancora lontana, soprattutto in Italia.

Negli ultimi anni, infatti, la rivoluzione digitale ha cambiato completamente il modo in cui le persone fanno acquisti. Il traffico nei punti vendita fisici è in calo di circa il 5% ogni anno ma, nonostante questo, circa l’85% dei clienti compra ancora negli store e le transazioni digitali non superano più del 10% di quelle totali. 

Al contrario di quanto viene affermato dai più, il retail e gli acquisti in store non sono morti, ma hanno semplicemente subito una trasformazione grazie al massiccio utilizzo di internet. 

Un altro segnale di questa trasformazione, e dell’importanza degli store fisici, è dato proprio dal principale leader degli acquisti online, ovvero Amazon.
Anche il  colosso di Jeff Bezos, infatti,  approderà nel mondo fisico grazie ad uno store completamente dedicato alla moda, che avrà sede a Los Angeles. Il suo nome? Amazon Style. Sicuramente, questo, è un segnale positivo per tutti gli imprenditori e i brand che credevano che il tempo degli store fisici, e della vendita al dettaglio, fosse ormai giunto alla fine. Tuttavia questo segnale deve portare anche ad un’altra riflessione.

Se si vogliono incrementare brand awareness, brand loyalty e di conseguenza il sellout, non è più possibile prescindere dall’integrazione di touchpoint digitali ed esperienza in store

Ogni cliente ai giorni nostri vive in due mondi strettamente interconnessi: quello analogico e quello digitale, e proprio per questo motivo è essenziale creare dei retail 4.0, ovvero degli store che permettano di cominciare a vivere l’esperienza d’acquisto online, per poi terminarla in negozio. 

Strutturare una strategia di retail marketing grazie all’utilizzo del drive to store e della cross-canalità

Dati alla mano, quindi, per poter sopravvivere all’interno del nuovo mercato che si è delineato dal 2020 in poi, è necessario strutturare una strategia di retail marketing che integri il web alla vita reale, trasformando la vendita al dettaglio in un’esperienza di retail 4.0. Questi metodi di integrazione devono essere calcolati in base a diversi fattori: il target di riferimento, le possibilità e le capacità del brand e dell’imprenditore di gestire la propria presenza sul web e, soprattutto, all’offerta che lo store propone ai propri clienti. 

Tralasciando il classico e-commerce, poiché la funzione è quella di vendere direttamente online e non di attirare i clienti all’interno dello store, le strategie da utilizzare per trasformare un retail in un retail 4.0 possono essere, sostanzialmente 2: 

  • il drive to store;
  • la cross-canalità. 

Andiamo a scoprire insieme in che cosa consistono, nello specifico. 

Guidare i clienti all’interno del negozio grazie al drive to store

Con il termine drive to store si definiscono tutte quelle azioni, studiate e realizzate sul web, che hanno l’obiettivo di portare il cliente, o il prospect, fisicamente all’interno dello store per portare a temine l’acquisto. 

Nonostante le opzioni siano molteplici, le due strategie drive to store più semplici e  funzionali da mettere in atto per attrarre clienti all’interno di un negozio sono: 

  • la Local Seo e gestione della scheda Google my Business;
  • l’advertising sul web, effettuato sia su Google che sui principali social. 

Local Seo e gestione della scheda Google My Business.

Quando un utente effettua una ricerca di store fisici sul web, Google mostra nei risultati le soluzioni geograficamente più vicine.
Queste soluzioni sono fruibili sia su Google Maps, grazie a dei locator che indicano la posizione precisa dello store, che sulla scheda Google My Business. 

La scheda Google My Business è essenziale per qualsiasi store che voglia approdare nel mondo digitale, in quanto permette di far conoscere agli utenti dettagli importanti come: gli orari di apertura, i momenti della giornata maggiormente affollati, il numero di telefono e, addirittura la tipologia di prodotti presenti all’interno dello store.
Grazie alla scheda Google My Business, inoltre, gli utenti potranno ottenere le indicazioni stradali e sapere qual è la via più veloce per raggiungere il negozio, a partire dal punto in cui si trovano.

Advertising su Google e sui principali social media utilizzati dal tuo target di riferimento

Un altro elemento importante delle strategie drive to store è il web advertising, ovvero la pubblicità che viene effettuata attraverso il web.
Grazie al web advertising è possibile selezionare specifiche aree geografiche in cui pubblicizzare la propria attività e, solamente gli utenti presenti in quelle aree potranno visualizzare gli annunci e, eventualmente rispondere. 

Potremmo affermare che l’advertising su web va a completare il lavoro svolto dalla Local Seo e dalla scheda Google My Business. 

La local seo serve ad intercettare i potenziali clienti che hanno già interesse per un particolare tipo di store o di acquisto, l’advertising invece consente di farsi conoscere anche da chi poteva pensare che la tua tipologia di store non fosse presente in quello specifico territorio. 

Favorire un’esperienza multidimensionale, che termina all’interno dello store, grazie alla cross-canalità

La cross canalità è un particolare tipo di integrazione tra mondo reale e mondo digitale, che prevede la progettazione di esperienze che siano fruibili sia online che offline, in maniera continuativa.

Uno dei più classici esempi di cross canalità è la possibilità di acquistare online, ma di ritirare il prodotto acquistato direttamente all’interno del store.

Riuscire a trasportare il cliente all’interno dello store significa dargli la possibilità di vivere un’esperienza reale e, contemporaneamente, di sviluppare un rapporto diretto con il brand e con gli shop assistant. Ma come si fa, poi a fidelizzarlo?

Diventare una promoter professionale consigli Hostess & Promoter

Questa foto è stata scattata prima del Covid-19

Come fidelizzare il cliente dopo averlo portato all’interno del negozio? 

Come ben saprai, portare un cliente all’interno di uno store non significa necessariamente riuscire a fidelizzarlo. Per far sentire i propri clienti coccolati, e per stimolare la loro store loyalty, è necessario fare un passo in più e adottare delle specifiche tecniche di in store promotion magari avvalendosi dell’aiuto di un’agenzia di marketing operativo specializzata in field marketing

Strutturare degli appuntamenti promozionali ben scanditi nel tempo permette ai clienti di abituarsi a frequentare lo store, e li predispone anche ad acquistare prodotti diversi da quelli in promozione. Insomma, strutturare delle giornate di in store promotion permette di aumentare la store loyalty e, contemporaneamente, di incrementare il sell out.

Tuttavia ti sconsigliamo di improvvisare le tue giornate di promozione organizzandole in autonomia. Dal momento che le giornate promozionali hanno, per loro natura, una durata limitata nel tempo, per poter essere funzionali devono essere organizzate e monitorate da degli esperti di marketing operativo che possano raccogliere dati, analizzarli e in caso correggere il tiro per migliorare i risultati della campagna. 

Esperti come noi di Hostess&Promoter. Noi di Hostess&Promoter siamo un’agenzia di field marketing specializzata nel realizzare promozioni in store, sia sotto forma di veri e propri tour dei punti vendita che di singole giornate promozionali. Il nostro compito è farti raggiungere i tuoi obiettivi direttamente nella realtà, all’interno del tuo negozio. 

Se stai pensando di agire sul piano digitale per trasformare il tuo store in un retail 4.0 ma ancora non sai a chi affidarti per la realizzazione dell tue campagne in store non aspettare oltre, contattaci oggi per richiedere il tuo preventivo gratuito. 

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