Negli ultimi decenni, una particolare tipologia di spazio espositivo ha ottenuto un grande consenso: trattasi del cosiddetto shop in shop. Solo recentemente, quest’attività di marketing ha acquisito un’importanza strategica essenziale per i brand moderni.
Lo shop in shop consente di raggiungere svariati obiettivi e di superare alcuni ostacoli, in particolar modo la necessità di affrontare la concorrenza su due fronti: online e offline. Lo shop in shop permette di instaurare un’interazione fisica tra consumatore e brand, puntando su un elemento di genuinità.
Cos’è esattamente lo shop in shop e come inserirlo nella propria strategia di marketing? Scopriamo di più.
Lo shop in shop è un corner espositivo brandizzato, e allo stesso tempo operativo, capace di funzionare esattamente e anche come un negozio normale: vendendo i prodotti, ma all’interno di spazi più piccoli. Trattasi di un mini negozio dentro un negozio.
Questi spazi espositivi vengono allestiti generalmente all’interno di un punto vendita più grande, che può appartenere alla catena della GDO (i centri commerciali) piuttosto che alla GDS (Grande Distribuzione Specializzata). A prescindere dalle caratteristiche del punto vendita che funge da contenitore, questo mini retail è sempre un “ospite”. In quanto ospite, rappresenta una soluzione di discontinuità rispetto all’ambiente circostante.
I tratti tipici dello shop in shop sono discontinuità ed esclusività. Se non possedesse ambedue le caratteristiche, rientrerebbe nelle normali dinamiche della vendita retail, non riuscendo a raggiungere i suoi obiettivi primari.
Sono essenzialmente due gli obiettivi principali di uno shop in shop:
Spesso si accosta il concetto di temporary store con lo shop in shop. In linea teorica, uno shop in shop può essere anche un temporary store, ma solo se la sua presenza è temporanea.
Per l’organizzazione di uno shop in shop vincente, il brand dovrebbe considerare la seguente lista di best practice:
Lo shop in shop, considerato uno dei migliori strumenti di trade marketing sia online che offline, per risultare vincente dovrebbe possedere 7 caratteristiche specifiche. Vediamo quali sono nei prossimi paragrafi.
Lo shop in shop dovrebbe essere percepito dall’utente come uno spazio in cui usufruire di una consulenza specializzata, all’interno del quale trovare prodotti di qualità e assistenza competente. Gli shop in shop vincenti, inoltre, vengono percepiti come spazi che offrono servizi e prodotti di alto livello. In questo caso, lo shop in shop può essere accostato a un concept store.
Lo shop in shop garantisce un grande vantaggio al brand: riduce gli ostacoli che l’utente deve superare per poter entrare in contatto con il marchio e con i suoi prodotti. Il cliente può raggiungere facilmente il brand e avverte una maggiore vicinanza a quest’ultimo.
Lo shop in shop è capace di rompere la routine dello shopping, proponendo uno scenario inatteso agli utenti. Ciò provoca una naturale sorpresa e una serie di emozioni positive che incentivano il consumatore all’acquisto.
All’interno di uno shop in shop il brand può offrire un’esperienza fisica al consumatore: toccare, testare, analizzare il prodotto, creando così una relazione più stretta che altre azioni di comunicazione non permettono di generare. Gli shop in shop più efficaci regalano un’esperienza all’utente, coinvolgendolo e suggestionandolo.
Questo genere di store rappresenta un’opportunità unilaterale sia per il brand che per il retailer. Entrambe potranno usufruire di numerosi vantaggi: il brand promuove sé stesso e il retailer può offrire uno spotlight su prodotti già presenti all’interno del corner store (oppure correlati o connessi allo stesso settore).
Lo shop in shop rappresenta uno degli strumenti più efficaci per essere ben visibili e riconoscibili da parte del consumatore. Ciò consente un naturale aumento del sell-out, legato proprio alla visibilità che il brand assume all’interno dello store.
La cosiddetta serendipity, ovvero la scoperta non pianificata di qualcosa che rende felici, entra in gioco quando il consumatore vede il pop up store all’interno del negozio. L’utente sarà curioso di scoprire meglio il prodotto presente nello shop in shop, anche e soprattutto perché di volta in volta la veste dello store cambia, proponendo prodotti nuovi e variegati. L’allestimento stesso genera sorpresa e invoglia l’utente a scoprire il brand: scegliere l’allestimento giusto ha un’importanza cardine per l’inaugurazione di uno shop in shop. Hostess&Promoter, agenzia specializzata in field marketing e in store marketing, può contribuire a rendere il temporary shop ancor più impattante e invitante per l’utente, progettando un allestimento efficace.
Per sfruttare pienamente il potenziale dello shop in shop, è essenziale contestualizzare questa iniziativa all’interno della strategia di marketing aziendale. Come integrare questa attività in modo efficace? Ecco alcuni consigli da seguire:
L’integrazione dello shop in shop nella strategia di marketing richiede analisi, pianificazione e ottimizzazioni continue. Seguendo le best practice, l’azienda potrà sfruttare appieno il potenziale di questa iniziativa, rafforzando il brand e aumentando le vendite. Scegliere di affidarsi a un team specializzato, inoltre, rappresenta la migliore delle alternative: una chiave di successo per una strategia vincente. Hostess&Promoter, forte della sua esperienza nell’ambito dell’in store marketing, gestisce con perizia progetti di ampio respiro, garantendo risultati chiari alle imprese clienti. Contatta subito i consulenti per ricevere assistenza competente!
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