Profili
Organizzare i prodotti all’interno di uno store o in una vetrina potrebbe sembrare un compito semplice e banale. Secondo il pensiero comune, infatti, tutto quello che si deve fare per vendere uno specifico prodotto in un negozio, è semplicemente posizionarlo sulla scaffalatura e aspettare che i clienti lo acquistino.
In realtà, però, se si vogliono raggiungere specifici obiettivi di business, come ad esempio incrementare le vendite di una certa percentuale, è fondamentale rivolgersi a una figura specifica che si occupi professionalmente sia della gestione che del monitoraggio dei prodotti presenti all’interno del punto vendita. Questa figura si chiama: merchandiser.
Ma che cosa fa nello specifico il merchandiser?
Il compito del merchandiser è quello di studiare il mercato, organizzare i prodotti all’interno dello store e raccogliere i dati, per poi comunicarli al brand o a chi ha commissionato l’attività di merchandising. Lo studio del comportamento del cliente e dei risultati ottenuti in base ad una certa organizzazione del negozio è essenziale per comprendere quali sono le strategie migliori per incrementare le vendite.
Quando si parla di merchandising e di gestione della merce all’interno di un punto vendita, però, è essenziale citare anche un’altra figura professionale: il visual merchandiser.
Proprio come il merchandiser, il visual merchandiser si occupa della gestione e dell’allestimento dei prodotti. La differenza tra questi due profili prodessionali è che il visual merchandiser, nello specifico, si occupa di allestire e posizionare i prodotti all’interno delle vetrine e quindi di attrarre prospect che siano all’inizio del loro processo di acquisto.
Insomma, il merchandiser e il visual merchandiser professionali sono figure determinanti per raggiungere gli obiettivi di business di un brand o di uno store, sia questo GDO, GDS o retail.
La responsabilità del merchandiser e del visual merchandiser, quindi, non è solamente organizzare la disposizione e la gestione dei prodotti esposti all’interno di uno store, ma soprattutto assicurarsi che il proprio lavoro porti al raggiungimento di obiettivi concreti.
Questo è il motivo per il quale è essenziale rivolgersi ad un merchandiser professionista, che conosca bene il mercato di riferimento in cui deve operare e che agisca per raggiungere ogni traguardo prefissato dal committente.
Ma come si diventa merchandiser? Quali sono le skill e le conoscenze necessarie per poter avere successo in questo lavoro?
Per poter diventare un merchandiser di successo, ovviamente sono necessarie delle capacità, o come si dice in inglese, delle skill. Come abbiamo visto un merchandiser, infatti, è una figura determinante per raggiungere gli obiettivi di business di un’azienda.
Se il tuo sogno è diventare merchandiser, quindi, per te saranno fondamentali skill come:
Per diventare un visual merchandiser, oltre alle skill già indicate, è fondamentale avere conoscenze di marketing, di teoria e psicologia del colore e di illuminotecnica. Un visual ben allestito, infatti, deve possedere armonia cromatica, deve essere ben illuminato e in linea con il la domanda, in modo da attrarre l’attenzione dei prospect che si trovano a camminare distrattamente davanti alla vetrina.
La risposta a questa domanda è, ovviamente dipende. Lo stipendio di un merchandiser, infatti, può variare in base a diverse caratteristiche. Nello specifico, le somme guadagnate da un merchandiser o da un visual merchandiser possono variare in base a diveri parametr:
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